Viterbo – “Talete , abbiamo presentato ricorso”. Era scontato, ma ieri mattina la sindaca Chiara Frontini lo ha confermato in consiglio comunale.
Il comune di Viterbo si rivolge al Tar del Lazio, per impugnare l’atto con cui i soci-sindaci della società idrica hanno dato l’ok alla ricerca di privati, interessati a rilevare massimo il 40% del capitale. Per reperire finanziamenti.
Letizia Chiatti e Chiara Frontini
Il comune di Viterbo non ha preso parte a quella riunione. C’era il commissario. Secondo la sindaca Frontini e altri cinque suoi colleghi, ci sono gli estremi per contestare la decisione.
Insieme a Viterbo, ricorrono al giudice, Tarquinia, Vasanello, Monte Romano, Soriano e Sutri.
“Adiremo alle vie previste – spiega Frontini – per comprendere se la procedura adottata sia stata presa in modo corretto o meno”.
Il comune di Tarquinia ha deliberato in merito il 21 settembre. I termini scadevano ieri, per l’incarico a fare ricorso.
L’approvazione della delibera da parte del comune di Viterbo, in giunta non appena conclusa la seduta di consiglio. Una scelta già stata presa e all’ultimo solo formalizzata.
La via dei privati è indicata da molti come sola strada per dare respiro a Talete, non essendoci molte speranze d’ottenere da Arera il fondo di perequazione.
Adesso occorrerà capire cosa comporti l’azione intrapresa dalle sei amministrazioni comunali, in un momento non facile, con la società già alle prese coi rincari energetici alle stelle e l’ingresso dei comuni commissariati.
Giuseppe Ferlicca
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